Intervista esclusiva realizzata il 7 Marzo 2008 da Ilaria Solazzo a Marianella Bargilli per 'Eventi Brindisi'.
Marianella Bargilli, donna seria e affidabile, gentile e disponibile, ha una forma fisica smagliante e una energia mentale ineguagliabile.
Nella vita ha affrontato scelte importanti, ha superato tanti ostacoli e ora finalmente gode in tutti i campi del favore delle stelle.D. Come si è formata artisticamente?R. Ho sempre cercato il teatro, fin da piccola, ma ho iniziato a studiare intorno ai 25 anni.
Il primo approccio al palcoscenico è arrivato con il teatro danza, gli spettacoli nelle piazze, esperienza che riempie e fa crescere in fretta.
Poi gli studi romani con Beatrice Bracco al "Teatro Blu", maestra di grandi attori come Claudio Santamaria, Paola Cortellesi, e tanti altri.
Infine tanti stage: a Roma sul tema 'danza e improvvisazione' con Michael Margotta, docente dell'Actor's Studio di New York, lo stage sul testo di Pinter 'Ceneri alle ceneri' con Beatrice Bracco, lo stage su 'training e rilassamento dell'attore' con Michael Margotta, quello sul testo 'Zoo di vetro' di Tennessee Williams con Beatrice Bracco, lo stage sullo 'studio della voce' con Michael Margotta, lo 'studio del metodo' con Marylin Freed , docente dell'Actor's Studio di New York, lo stage co n Nikolaj Karpov, direttore dell'istituto della biomeccanica al GITIS (Istituto Teatrale di Mosca), ed infine stage sul 'movimento mimico' con Steven Berkoff e la grande prosa, 4 anni di tournée in tutta Italia, calpestando le tavole dei palcoscenici più importanti interpretando personaggi di grande spessore.
D. Con quali dei personaggi interpretati fino adesso si è maggiormente identificata?In ogni personaggio cerco qualcosa che possa appartenermi è importante per entrare dentro la psicologia; avvicinarmi al personaggio in questo modo me lo rende familiare in comunione con il mio.
D. Cosa le piace del suo mestiere?R. Tutto: la parte artistica, la parte logistica.
Ogni cosa: "La tournée", i teatri, le città, gli alberghi, incontrare gli amici in ogni posto.
Ho l'anima di una zingara, amo viaggiare, scoprire, vedere, conoscere. Non potrei stare ferma. Ho sempre usato il "viaggio" come movimento di me stessa, il vagare dei miei pensieri.
Uno stimolo continuo. Amo gli attori, la compagnia è una grande famiglia che vive in un mondo speciale.
D. Nell'epoca dell'apparire, lei che valore da all'arte?R. L'arte è disciplina, puro mestiere.
Un miracolo che dobbiamo capire fino in fondo e proteggere.
D. Quali sono i suoi attuali punti di riferimento teatrali italiani?R. Ne ho tanti e tanti dovrò scoprirne.
Stimo tante persone e cerco di apprendere umilmente.
D. Cosa si intende per grande attore e attore mattatore?R. Colui che ti rapisce totalmente, colui che in scena ti catalizza, colui che interpreta ed esprime miracolosamente un testo, una lettura, una performance, energia, vitalità, sofferenza, passione.
Quando il pubblico viene catapultato davanti a questo abbiamo di fronte un grande attore.
D. L'attrice in quanti modi può comunicare al pubblico?R. Si può veicolare l'emozione attraverso diverse tecniche.
Io resto dell'opinione che per comunicare bisogna sentire "veramente".
Vengo in primo luogo dallo studio della verità nella finzione; la verità di quello che voglio esprimere si trasferisce sul pubblico.
D. Mentre recita lei deve provare davvero le passioni e gli stati d'animo che rappresenta sulla scena?R. Si io lavoro in questa direzione ed è uno studio difficile e continuo.
D. L'attore, in quanto artigiano, deve conoscere tutte le regole e le tecniche della sua arte?R. Credo che un buon attore debba conoscere, studiare, percorrere varie strade, metodi e tecniche.
Spesso nel tempo si individua una strada preferita che porterà l'attore verso quella tecnica che più gli si addice, ma necessariamente è importante studiare continuamente.
D. Quante tecniche di recitazione esistono?R. Ne esistono tante, difficile quantificare.
D. La creatività e l'ispirazione dell'attrice possono essere stimolate da adeguati esercizi di rilassamento e di visualizzazione?R. Certo. Il "metodo Stanislavsky" usa tutta una serie di esercizi di rilassamento e visualizzazione come percorso dell'essere umano che deve prepararsi ad interpretare un personaggio.
Uno studio molto affascinante, profondo e per niente facile.
Un mondo da scoprire che rende più sensibili e pronti ad entrare in quella materia che diventerà, poi, il personaggio.
D. Chi è oggi il suo regista preferito?R. Non ne ho uno nel cassetto al momento, penso che ogni esperienza possa dare frutti buonissimi.
D. Come dovrebbe essere il mondo teatrale che vorrebbe vivere?R. In questo momento storico.
Vorrei ci fossero più opportunità quindi più soldi per il teatro, per dar modo ai giovani di esprimersi; serve un ricambio generazionale e le piccole realtà in Italia fanno molta fatica ad esistere.
D. Se dovesse dare un voto alla sua carriera sino ad oggi quanto darebbe?R. Beh! Al momento 8.
Direi che, essendo molto esigente, da me stessa e dalla vita, mi accontento difficilmente,
ma quello che ho raggiunto in così breve tempo è veramente tanto.
D. I suoi impegni in questo periodo quali sono?R. Sto girando per la terza stagione con uno spettacolo, superpremiato sia dal pubblico che dalla critica, di Eduardo De Filippo "Io, L'Erede" una tournée che finirà il 22 Aprile.
Subito dopo torna in scena Suor Agostina, un lavoro molto umano sulla storia di una Suora morta martire.
Per tutte le informazioni vi consiglio di visitare il mio sito
www.marianellabargilli.com ed il forum che è aggiornatissimo e ricco di notizie a riguardo:
http://marianellabargilli.forumfree.net... mi auguro di potervi leggere sul mio forum.
D. Cosa si sente di dire agli amici di 'Eventibrindisi.com'?R. Che è bello credere nei sogni, crederci veramente con passione e sacrificio: delle volte si avverano!!! (Fonte
EventiBrindisi)