A titolo informativo inserisco breve storia del mito di Eracle.
EracleEracle è un eroe della mitologia greca, corrispondente alla figura della mitologia romana Ercole. Era figlio di Alcmena e di Zeus, ed era dotato di una forza sovrumana. Nacque ad Argo oppure a Tebe.
La vicenda di questo eroe non è raccontata in una sola opera, ma ne sono state scritte molte che lo vedono protagonista, marginalmente o particolarmente.
Eracle con il suo amante Iolaos, congiunti da Éros
Vaso etrusco, Villa Giulia
La figura di EracleEracle significa "la gloria di Era", per cui si presume che egli avesse avuto origine in un luogo dove Era veniva fortemente venerata.
Secondo Pindaro, fu Eracle a istituire le Olimpiadi in onore del suo padre Zeus.
Era il protettore degli uomini, e per questo veniva spesso invocato in casi di pericolo. La sua sacralità si espandeva anche sulle sue presunte reliquie, che, come lui, si credeva che avessero poteri taumaturgici.
Eracle ha avuto corrispondenti in molte tradizioni: veniva chiamato Malqart tra i fenici, Ogmios fra i celti, mentre in India veniva chiamato Vejrapani.
Per i romani, il suo nome era Ercole, presso i tettoni era detto ionchida.
Secondo il mito, Eracle fu concepito mentre Anfitrione, marito di Alcmena, era in guerra, e Zeus si era presentato alla donna sotto le spoglie del marito, che altrimenti non avrebbe mai tradito, e con lei si congiunse in una notte che durò l'equivalente di tre giorni.
Quando Anfitrione ritornò dalla guerra, anche egli si congiunse con lei, così che Alcmena concepì due gemelli: Eracle, figlio di Zeus, e Ificlo, figlio di Anfitrione.
Proprio in quanto figlio illegittimo di Zeus, Eracle fu odiato da Era, moglie di Zeus, che l'odiò fino a cercare più volte di ucciderlo.
Proprio per preservarlo da una tale fine, Zeus, quando Eracle nacque, lo fece portare sull'Olimpo da Ermes, quindi, mise al seno di Era il bimbo, mentre questa dormiva. Quando la dea si svegliò, spinse via il bambino con forza, e dal suo seno spruzzò via un filo di latte, che diede vita alla Via Lattea. Tuttavia, il bimbo aveva bevuto il latte di Era, e questo lo aveva reso immortale. Zeus allora poté riprendere il bimbo, e lo riportò alla madre.
Era non cessò i suoi propositi omicidi: qualche mese più tardi mise due serpenti velenosi nella camera dove dormivano Eracle ed Ificlo. Quando Ificlo si svegliò, con il pianto fece sopraggiungere i suoi genitori, che giunsero in tempo per vedere il piccolo Eracle strangolare i serpenti, uno per mano. Secondo un'altra versione del mito, i serpenti non erano velenosi, ma furono messi nella camera dei gemelli da Anfitrione, che voleva sapere quale dei due fosse suo figlio, poiché aveva saputo dall'indovino Tiresia che uno dei due gemelli non era figlio suo.
Anfitrione, anche se Eracle non aveva il suo sangue, provvide alla cura del piccolo con estrema cura, affidandolo ai migliori maestri. Tuttavia il piccolo Eracle non si rendeva conto di quanto smisurata fosse la sua forza, e durante una lite uccise il suo maestro di musica Lino, colpendolo con la lira.
Inviato in fattoria, dove il duro lavoro gli avrebbe insegnato a controllare la sua forza, vi rimase fino ai diciotto anni. Secondo alcuni autori raggiunse la statura di 4 cubiti e 1 piede (2,33 m), ma viene raffigurato dagli artisti come un uomo di statura normale.
Eracle, incisione di Albrecht Durer
La sua prima impresaLa prima delle dodici fatiche di Eracle fu l'uccisione di un enorme leone che sterminava le greggi di Anfitrione sul monte Citerone. Eracle lo uccise, lo scuoiò e dalla sua pelle ne ricavò un mantello, ed usò la testa come elmo.
Quando poi Tebe venne attaccata e sconfitta da Orcomeno, Eracle, coraggiosamente, si impadronì delle armi che ornavano i templi e le distribuì agli uomini validi, che riunitisi in esercito, batterono Orcomeno. Durante la battaglia, in cui Anfitrione rimase ucciso, Eracle eresse una diga sul fiume Cefiso, che allagò i campi coltivati dei nemici. Atena, impressionata dall'abilità dell'eroe, decise, dopo questa impresa, di essergli alleata.
Matrimonio con MegaraCreonte, re di Tebe, per riconoscenza verso l'eroe che aveva salvato la città, decise di donare ad Eracle grandi ricchezze, gli diede in sposa la figlia Megara, mentre a Ificlo spettò la sorella minore di Megara. Da queste, i due gemelli ebbero numerosi figli (gli Eraclidi, i figli di Eracle, furono otto).
La pazziaEra non aveva dimenticato i suoi propositi, e decise di fare impazzire l'eroe. Questi attaccò dapprima il suo nipote più grande, Iolao, che però riuscì a sfuggirgli. Poi però, imbracciato il suo arco per uccidere dei nemici immaginari, scagliò dei dardi che uccisero due figli suoi e due di Iolao.
Quando rinsavì, Eracle rimase distrutto dall'orrore che aveva commesso, e si esiliò dal mondo.
Il re di Tespia, tuttavia, riuscì ad incontrare l'eroe, lo purificò e lo convinse a recarsi presso l'oracolo di Delfi, per sapere come espiare l'omicidio dei suoi discendenti.
La guerra contro Eurito e la morte di EracleUna volta a Trachis, Eracle sfidò Eurito, che lo accusò di nuovo di avere truccato la gara di tiro con l'arco. Eracle consultò l'oracolo di Dodona, che gli rivelò che quella sarebbe stata la sua ultima impresa. Eracle sconfisse Eurito, e sterminò tutta la sua famiglia, ad eccezione di Iole, che Eracle mandò presso Deianira. Questa, in preda alla gelosia, perché il marito non l'aveva uccisa, decise di inviare ad Eracle una veste cosparsa del sangue di Nesso.
Ciò che Deianira non sapeva, era che le frecce di Eracle erano imbevute del sangue dell'idra di Lerna, che quando avevano trafitto il corpo di Nesso si era mescolato al sangue di quest'ultimo. Quindi, quando Eracle indossò la veste, la pelle iniziò a bruciargli e capì che la sua fine era vicina. Chiese dunque al figlio Illo di preparare un rogo in suo onore sul monte Eta, e gli affidò in sposa Iole.
Una volta preparato il rogo, Illo e Iolao non ebbero il coraggio di accenderlo, ed Eracle fu costretto a chiedere ad un pastore di farlo. Questi ubbidì, ed Eracle gli donò le sue armi. Indossata la pelle di leone che non lo aveva mai abbandonato dall'età di diciotto anni, salì sul rogo, mentre Iolao, Illo e il pastore Filottete intonavano i lamenti funebri.
Mentre Eracle cominciava a bruciare, con un rombo Zeus prelevò il corpo del figlio prima che morisse, e lo portò con sé nell'Olimpo.
Iolao costruì un tempio in onore del padre, e Illo sposò Iole. Deianira, quando seppe di ciò che era successo, in preda ai sensi di colpa si uccise.
Sull'Olimpo Eracle si riconciliò con Era, la quale lo chiamò figlio. Ebbe in sposa Ebe. (Fonte Wikipedia)